6 gennaio 2013
_ こんにちは _
ConCreta si concede un momento di stacco. Mercoledì parto per il Giappone, per respirare aria nuova, toccare nuovi colori, innamorarmi di nuove forme. Non vedo l'ora. Tornerò a febbraio piena zeppa di entusiasmo con un milione di foto.
Abbraccio collettivo :)
3 gennaio 2013
_ Vi racconto una storia _
C’era una volta una ragazza, contenta di poter razzolare
tutto il giorno tra piante fiorite di ogni genere, era una gran fatica vagare
da una parte all’altra del bosco, ma in quel momento era quello che voleva
fare.
Alcuni abitanti del bosco, che erano lì prima di lei, non amavano
l’idea di dividere il loro spazio con la nuova arrivata, ma col tempo si
rivelarono alleati amorevoli.
Le stagioni si susseguivano non senza problemi, affacciato
sul bosco, infatti, troneggiava il castello del tiranno, con lui una strega
brutta e maligna che i poveri di amor proprio vedevano bellissima. I due erano
accompagnati da un giullare divertente nelle movenze, ma che non si sbottonava
mai, l’unica cosa che sbottonava era il panciotto, sempre troppo stretto per il
suo pancione.
Il tiranno spesso passeggiava nel bosco, con l’unico piacere
di spaventare tutti i poveri malcapitati che finivano lungo il suo cammino. Nelle
notti in cui la luna si faceva così sottile da non vedere ad un palmo dal naso,
alcuni abitanti del bosco, che per poche briciole si erano svenduti,
passeggiavano tra le grandi piante spargendo pozioni velenose, con l’unico
desiderio da parte del tiranno di avvelenare qualsiasi essere vivente, compresi
i piccoli folletti che di tanto in tanto affollavano il bosco coi loro colori e
le loro piccole risate. I grandi sapevano, ma troppa era la paura per fare qualcosa,
quando il sole saliva in cielo e al risveglio il popolo si stropicciava gli
occhi era persino difficile respirare, allora per rabbia qualcuno si faceva
forza cercando di portare avanti una battaglia, ma era tutto inutile.
Tra una passeggiata e l’altra il dittatore spesso puntava il
dito contro qualcuno, l’unica cosa che andava fatta era stare immobili, zitti e
non guardarlo mai negli occhi, altrimenti si rischiava di veder rotolar via la
propria testa dal collo. Intanto la strega zompettava allegramente nel bosco,
perchè solo lì riusciva ad essere bella come una dea, alcune donne al suo
passaggio creavano un tappeto di fiori, solo dopo, quando la strega era di
schiena, alla visione di tutti quei fiori morti, marcescenti, riuscivano a
vederla per quello che era veramente. Ogni tanto il giullare si intratteneva
con gli uomini del villaggio, ed era in quelle occasioni che quest’ultimi si
facevano forza, discutendo di come fosse diventata, ormai, impossibile la loro
vita, ma il giullare non ne voleva sapere, con le mani grassocie mimava di
cucirsi la bocca e tirando indietro le mani come a dire “io non ne so nulla”,
tra una goffa capriola e una grassa risata se ne tornava al castello.
La ragazza dopo un po’ di tempo, non seppe più stare
immobile e zitta, presto sfidò gli occhi di ghiaccio del tiranno. Riuscì a
salvarsi, grazie all’amore dei fiori e delle piante, con cui passava tanto
tempo, ma presto questo non bastò e la sua testa rotolò via.
Continuò a rotolore, sospinta dal vento e dalle carezze
delle piante. Nei boschi vicini avevano sentito parlare di lei e del suo
coraggio, cosicchè anche l’arbusto più tenace, addolcito dalla sua storia,
volle dare il suo contributo. Rotolò e
rotolò ancora, fino ad arrivare in un posto dove solo una misera margherita era
riuscita a fare capolino, lì si sentì a casa, la sua forza e quella del piccolo
fiore si erano finalmete incontrate, in quel luogo grigio e apparentemente
ostile, per restituire la vita a quel terreno, dove, solo dopo pochi giorni,
cespugli verdi iniziarono a vivere, di nuovo.
31 dicembre 2012
_ Biscottoni non violenti _
Ma chi dice che senza sacrificare nessuno non si possono fare dolci? Non rimanete chiusi nella vostra cucinetta, aprite le finestre e respirate aria nuova!!
Come sempre accade, visto che sembra impossibile non usare burro, latte e uova per cucinare, mi ritrovo a cene e pranzi senza il tanto sognato dolcino. Allora ci penso da sola e volete sapere come finisce? Che tutti si sbaffano i miei dolci!! E quando sanno gli ingredienti rimangono per circa 20 secondi a fissarmi con mezzo biscotto in mano e la maglia piena di briciole.
Ieri mi sono svegliata con un'idea: biscotti.
Sono allergica alle ricette e questo a volte è un problema per la riuscita del dolce, ma questi biscotti ormai sono rodati.
Quello che vi serve:
600/700 gr di farina, io avevo in casa la manitoba
1 bicchiere abbondante di olio d'oliva
zucchero di canna
1 bustina di lievito
latte di soia per amalgamare
una manciata di uvetta
mandorle
cioccolata fondente
semi di papavero
sesamo
scorza di un limone
cannella
un pizzico di sale
(ottimo anche lo zenzero fresco se lo avete)
Preparali è semplicissimo, dopo aver tagliato grossolanamente mandorle e cioccolata, si mettono tutti gli ingredienti solidi in una ciotola, per poi aggiungere l'olio, dopo aver mischiato il tutto versiamo il latte di soia, quanto basta per ammorbidire il tutto.
Fatto questo, senza impazzire con mattarelli, formine e tavoli con farina incrostata, facciamo semplicemente delle palline e le schiacciamo.
Nel frattempo scaldiamo il forno a 180°.
Quando siamo pronte inforniamo, i biscotti saranno pronti dopo 15/20 minuti, o meglio, quando si sente odore di dolce in tutta la cucina i biscotti sono pronti.
. Bon Appétit .
29 dicembre 2012
_ Mare _
Ogni volta che mi viene incontro mi avvolge in un abbraccio per portare via con se ogni malessere.
Troppo difficile spiegare il potere che il mare ha su di me, lascio solo qualche foto e una poesia.
" L'uomo e il mare "
Charles Baudelaire
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
15 dicembre 2012
_ ConCreta al Ristorante _
ConCreta è al ristorante, sì avete capito bene, non un ristorante qualsiasi, ma al Pitagora ristorante vegano.
Francesco, il proprietario, aveva piacere di avere qualcosa di mio nel locale ed io, subito dopo il banchetto alla Sagra Vegetariana, organizzata sempre da lui, ho iniziato a pensare a cosa mi sarebbe piaciuto vedere appeso alla parete verde del Pitagora, ogni volta che andavo, tra un raviolo tofu-borragine e l'altro, tra una forchettata di cotoletta di seitan e un morso di panzerotto.
L'idea è partita dalla geometrica poesia dei crisantemi, basta discriminare questi poveri fiori, io li trovo bellissimi.
Trattandosi poi di un ristorante vegano, mi sono sentita nel mio. L'energia dell'ispirazione non ha tardato ad accendere la mia lampadina. Ecco il risultato.
Respect - Love
Francesco crede profondamente in quello che fa, con mille difficoltà, ma va avanti per la sua strada, con sempre nuove idee in testa. A volte non ci sono parole adatte per descrivere al meglio le persone e i loro ideali, la cosa più semplice da fare è prenotare un tavolo e scoprire quanto si può star bene di pancia e di cuore.
10 dicembre 2012
_ Contaminazioni _
Amo le gocce di colore che cadono accidentalmente sulla tela, amo le piante che nascono nei posti più impensabili, amo la gatta nera con tre peli bianchi, amo il mio occhio più chiaro.
Amo pensare che da ogni errore, anche quello più tremendo, nasca sempre un buon pensiero, una nuvola bianca a pois rossi che accarezza il cielo sopra la nostra testa.
Amo osservare, sperimentare e amo la casualità.
L'effetto del sovrapporsi di smalti diversi nei miei lavori, lo posso ipotizzare, ma non controllare e questo causa il batticuore ogni volta che si avvicina il momento di aprire il forno, me ne innamoro di continuo. Credo sia questo il segreto di rimanere legato ad una passione, come al compagno della vita, reinnamorarsi di continuo, anche più volte al giorno, quando ogni dubbio lascia ogni parte del nostro corpo, per poi riprenderti per un dito.
Le contaminazioni tra cristalline e smalti, come le contaminazioni tra creative, incontri fortunati, come quello dei miei bottoni con tre donne meravigliosamente brave.
I primi bottoni sono andati ad Anna, che ne ha fatto questo bracciale.
Yleanna crea gioielli tessili superbi, realizzati con filati di alta qualità e con grande cura per il dettaglio.
Qui sotto solo un piccolo assaggio di quello che potreste trovare nel suo shop su Etsy.
I bottoni che hanno lasciato casa per secondi sono loro, per arrivati fino a Roma e finire su questa splendida mantella realizzata da Franca.
Franca tesse al telaio, si rimane senza parole a guardare le sue creazioni. Oltre a dare vita a splendide mantelle ha dato vita al Mondo di Aracne, un progetto di tessitura artigianale a mano. Non solo propone manufatti di altissima qualità, ma organizza anche corsi di tessitura a Roma.
Potete leggere un'intervista ad Aracne su NanoFactory.
Il terzo incontro fortunato è avvenuto di persona a Verona, durante il Festival dell' Handmade, dove ho conosciuto Alice, che era alla ricerca di bottoni per la giacca che stava creando.
Se siete interessati al suo lavoro e volete prendere contatti la trovate su Facebook.
Alice aveva preso diversi bottoni, sono proprio curiosa di vedere dove finiranno.
Per concludere voglio ringraziare Anna, Franca e Alice, non avete solo comprato dei bottoni, ogni vostra parola, letta o sentita mi ha dato una piccola spinta nella direzione giusta, verso la mia nuvola bianca a pois rossi. Grazie.
7 dicembre 2012
_ Mercatino atto terzo _
Ecco trovato un po' di tempo per scrivere un post, che mi frulla da un po' in testa, anzi, vi dirò la verità, il forno è pieno di ceramiche smaltate, la temperatura è 71°C e per essere sicura di non far danni, è meglio aspettare che scendi ancora un pochino...insomma, avevo bisogno di una distrazione!!
Allora vado.
Come scritto nel post precedente, il 24 e il 25 di Novembre, mi sono messa l'abito da ConCreta e sono partita per Verona, destinazione: Il Festival dell'Handmade.
L'esperienza è stata unica, location bellissima e persone meravigliose.
Roberta, in arte MadamaRobè, una pazza creativa come me, ha organizzato il tutto, inutile dire che il suo darsi da fare ha reso buoni frutti.
Ci sono stati molti visitatori, tutti incuriositi ed entusiasti, ma soprattutto, tutti erano lì per il "fatto a mano" solamente, né si mangiava e né si beveva, a parte dietro le quinte...per quanto mi riguarda ci sono foto che lo confermano eheheh.
Purtroppo mi ero dimenticata la macchina fotografica, anche se avrei voluto fare mille foto. Però ho rubato un po' di foto da Roberta, sono diabolica :)
Non riesco a mettere tutti, se siete curiosi da qui trovate tutti i nomi degli espositori.
Allora vado.
Come scritto nel post precedente, il 24 e il 25 di Novembre, mi sono messa l'abito da ConCreta e sono partita per Verona, destinazione: Il Festival dell'Handmade.
L'esperienza è stata unica, location bellissima e persone meravigliose.
Roberta, in arte MadamaRobè, una pazza creativa come me, ha organizzato il tutto, inutile dire che il suo darsi da fare ha reso buoni frutti.
Ci sono stati molti visitatori, tutti incuriositi ed entusiasti, ma soprattutto, tutti erano lì per il "fatto a mano" solamente, né si mangiava e né si beveva, a parte dietro le quinte...per quanto mi riguarda ci sono foto che lo confermano eheheh.
Purtroppo mi ero dimenticata la macchina fotografica, anche se avrei voluto fare mille foto. Però ho rubato un po' di foto da Roberta, sono diabolica :)
Non riesco a mettere tutti, se siete curiosi da qui trovate tutti i nomi degli espositori.
...ah già, anch'io
(Un grazie speziale per MadamaRobè e Artoleria per le foto)
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