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22 maggio 2013

_ConCreta pensiero_

Pensavo e mi scappa di scrivere due righe. A volte non sono presente quanto vorrei, con gli amici e con la famiglia. 
Quel maledetto sensino di colpa si affaccia alla bocca dello stomaco. Poi mi guardo le mani. Le mie mani. Mani sporche, ferite, con le unghie consumate e allora l'angolo destro della mia bocca si alza  in una curva felice. E penso al motivo di questa mia solitudine, una solitudine creativa. Non sono assenze né calcolate né volute, io vorrei esserci sempre, in ogni momento, in ogni sospiro, ma vengo risucchiata, non saprei come altro spiegarlo. Sono sempre stata una solitaria, da bambina riempivo le mie giornate con gli animali, coi fogli di carta e con le matite. Adesso, in questo preciso momento, intorno a me un gatto, due cani, la musica e l'argilla. Non siete qui con me, ma io so che ci siete, così anche voi, se guardate bene ad occhi chiusi, mi vedrete al vostro fianco.

  

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